Librino, 350 studenti per dire no alle mafie.  Le  voci del ricordo, della speranza e del futuro all'evento “Capaci di Crescere” Rassegna Stampa

Librino, 350 studenti per dire no alle mafie. Le voci del ricordo, della speranza e del futuro all'evento “Capaci di Crescere”

  • Scritto da Redazione
  • - 23/05/2018

Librino, Catania: Dal Polo educativo "Villa Fazio", bene sottratto alla mafia, si alza il coro dei giovani che dicono "no alle mafie". Oltre 350 studenti si sono dati appuntamento per "Capaci di Crescere", evento promosso da Fondazione Ebbene e il suo Centro di Prossimità Mosaico, dal Consorzio Sol.CoRete d’Imprese Sociali Siciliane, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Regionale "Francesca Morvillo" e con il patrocinio del Comune di Catania.

Giunto alla sua IV edizione "Capaci di Crescere" riunisce ogni anno i giovani catanesi in un format di confronto, condivisione, formazione e scambio per sottolineare il valore della legalità, intesa come unico strumento di sviluppo del territorio. A Librino oggi si è respirato tutto l’entusiasmo che solo i giovani possono regalare dimostrando ancora una volta che è possibile restituire alla Sicilia dignità e speranza. 

La mattinata si è aperta con un minuto di silenzio per commemorare, attorno all’albero dedicato a Giovanni Falcone, le vittime della strage di Capaci e con il contributo della Prof.ssa Maria Isabella Di Quarto, Dirigente Scolastico dell’Istituto Regionale Francesca Morvillo, che ha voluto ricordare non soltanto la moglie del giudice Falcone, ma le tantissime donne vittime della cultura mafiosa, spesso dimenticate.

Presente anche il Sindaco Enzo Bianco, "Voglio unirmi al ricordo di Giovanni e Francesca e di tutte le vittime di mafia con grande commozione e affetto - ha dichiarato il primo cittadino - Sono molto contento che oggi a Catania ci siano tante iniziative, ma soprattutto che la prima sia proprio qui, a Librino, dove ogni giorno si fanno numerose battaglie per la legalità".

"Grazie agli organizzatori - ha aggiunto Enzo Bianco - perché siete la dimostrazione che un bene, come la struttura di Villa Fazio, possa essere utilizzato con un alto valore sociale. Sono orgoglioso delle attività che svolgete quotidianamente. Agli studenti voglio dire di tenere sempre nella memoria il ricordo di persone che hanno segnato profondamente la civiltà della nostra terra".

Presenti all’iniziativa anche l’assessore alla viabilità Rosario D’Agata, la Presidente del Tribunale dei Minori di Catania, Maria Francesca Pricoco, la Capitaneria di Porto di CataniaClaudio Saita, docente universitario, Don Aristide Raimondi della Parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento di Librino e Alberto Conti di RadioLab Catania.

"È importante che nelle periferie come Librino si organizzino queste manifestazioni - ha commentato Edoardo Barbarossa, Presidente della Fondazione Ebbene -. I bambini e le famiglie del quartiere partecipano a questi momenti con grande entusiasmo, respirando il valore della legalità. Per la quarta edizione di ’Capaci di Crescere’, abbiamo bandito il concorso ’Trasforma la Tua Terra’, un tema emblematico perché trasformare la propria terra significa che in ognuno di noi c’è un impegno civile per rendere questa terra migliore".

Gli studenti delle scuole hanno, infatti, partecipato al concorso realizzando delle piantine, laboratori creativi e foto, descrivendo la Sicilia non più come terra di mafie ma di legalità.   

Dopo la passeggiata agli orti della legalità, realizzati da alcuni studenti con l’associazione C’era domani Librino, tanti "testimonial di legalità" hanno dialogato con gli studenti, raccontando la loro esperienza di lotta alle mafia, lanciando un messaggio di speranza, ed invitando i giovani a determinare con forza il proprio futuro.

L’iniziativa si è conclusa con la premiazione degli studenti che hanno partecipato all’evento e al concorso. Ancora una volta, Villa Fazio, si è trasformata in una cornice perfetta per una manifestazione che parla ai giovani di legalità, partendo dal passato, dal ricordo, ma con uno sguardo di speranza verso il futuro.

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