Creare una comunità educante attraverso azioni concrete sul territorio: a Palermo l’esempio del progetto Processi Partecipativi Notizie dalla Rete

Creare una comunità educante attraverso azioni concrete sul territorio: a Palermo l’esempio del progetto Processi Partecipativi

  • Scritto da Redazione
  • - 15/11/2021

Palermo, giovani, aree svantaggiate che apparentemente non offrono opportunità di crescita e formazione. È in questa cornice che si inseriscono le attività portate avanti da alcune realtà che in quel territorio, e in quei giovani, ci credono, ci investono. Realtà messe insieme dal Consorzio Sol.Co. – Rete di Imprese Sociali Siciliane, che attraverso il progetto Processi Partecipativi sta costruendo movimento e azioni per attivare una comunità educante. Ne è un esempio il murales appena inaugurato al Liceo Artistico Damiani Almeyda, realizzato dagli studenti e dalle studentesse con l'artista palermitano Igor Scalisi Palminteri.

Ma cosa si intende, e come si crea, una comunità educante? Comunità educante vuol dire rigenerazione delle politiche di welfare, mettere al centro la comunità e le persone che la animano. Con i loro bisogni e il loro talento, che se accompagnato può impattare il territorio e rigenerarlo. Vuol dire trasmettere alle nuove generazioni il valore del “bene comune”, il rispetto per quello che appartiene alla collettività, il contributo che ognuno di loro, e di noi, può dare all’ampliamento del cosiddetto “capitale sociale”, la diffusione di una cultura di legalità e responsabilità.

E ancora co progettare dal basso coinvolgendo attivamente famiglie e minori, riconnettere grandi e piccoli alla comunità trasmettendo il valore del territorio come bene comune e delle tradizioni, prendersi cura degli spazi di comunità. Una risposta alla mancanza quasi totale di strumenti per dare sostegno ai ragazzi più fragili e a maggior rischio di abbandono scolastico precoce, alla carenza di competenze digitali nelle scuole. Come? Mettendo a disposizione strutture o spazi dove svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Essendo presenti sul territorio, scommettendo su di esso.

È questa la mission che ogni giorno portano avanti le diverse sigle che Sol. Co. mette insieme in una rete produttiva: la cooperativa Sviluppo Solidale, nostra socia e Centro di Prossimità della Fondazione Èbbene, Apriti Cuore Onlus, Centro Astalli Palermo.

Sono tanti gli appuntamenti organizzati nel palermitano per coinvolgere le famiglie, e in particolar modo i bambini, dei Centri di Prossimità. Eventi che hanno un duplice scopo: da una parte trasmettere ai più giovani l’importanza di essere cittadini attivi e consapevoli, dall’altra coinvolgerli in momenti che iniziano a far girare nella comunità il fatto, la certezza, che il benessere comune è di tutti. E in quanto tale, tutti dobbiamo prendercene cura.

Così nasce il tour tra i più bei monumenti di Palermo organizzato con la cooperativa turistica Terradamare, che ha portato le famiglie alla scoperta del centro storico di Palermo e dei personaggi che nutrono la città di storie e leggende, da Martorana a Santa Rosalia. Ma anche il laboratorio per realizzare insieme i cestini tipici della giornata della commemorazione dei defunti, che ha portato i più piccoli ad avvicinarsi alle tradizioni che stanno alla base della comunità in cui vivono e alle storie che si tramandano di generazione in generazione. E, ancora, il murales realizzato dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Artistico Damiani Almeyda insieme all'artista palermitano Igor Scalisi Palminteri. L’inaugurazione dell’opera, mercoledì 10 novembre, è stata anche un’occasione per riflettere e discutere insieme delle loro sensazioni ed emozioni vissute durante il lockdown.