Oltre l’emergenza, imprese sociali sul campo. A Ragusa l’esperienza di Isola Iblea Storie

Oltre l’emergenza, imprese sociali sul campo. A Ragusa l’esperienza di Isola Iblea

  • Scritto da Redazione
  • - 30/04/2020

In questo periodo di emergenza, che ha travolto e stravolto la vita di molte persone, emerge la capacità generativa e innovativa delle imprese sociali che stanno sul campo per rispondere ai bisogni dei più fragili.

Da Palermo a Catania, da Ragusa ad Agrigento, in tutto il territorio siciliano la Rete Sol.Co. ha scelto di non fermarsi e continuare attività e  servizi indispensabili, perché in questo tempo di isolamento nessuno resti escluso. Per affrontare l’emergenza, il Consorzio Sol.Co- insieme alle sue cooperative- ha dovuto mettere in atto una complessiva riorganizzazione che ha visto un rafforzamento degli interventi per rispondere ai nuovi bisogni delle Comunità e tanta formazione agli operatori per il corretto utilizzo dei presidi di sicurezza.

Questo spirito di adattamento, le esperienze degli operatori, la capacità di usare le tecnologie per sopperire al distanziamento senza rallentare l’operatività, saranno raccontanti con la campagna Oltre l’emergenza, imprese sociali sul campo. Uno spazio ideato sul nostro sito per valorizzare le azioni della Rete attraverso un “viaggio” tra le buone pratiche e le storie d’impresa sociale.

Isola Iblea, assistere ai tempi del Covid19

Nel ragusano la cooperativa sociale Isola Iblea si occupa di assistenza dei più fragili, anziani e disabili duramente provati da un isolamento forzato così prolungato.

Nella casa di riposo Crescione Lupis, gli operatori sociali hanno adottato strumenti tecnologici per permettere il contatto tra gli ospiti e i familiari quando il susseguirsi dei DPCM ha reso la chiusura della struttura all’esterno un imperativo contro la diffusione del virus.

L’obbligo di distanziamento sociale ha certamente imposto una tempestiva riorganizzazione delle attività, ma soprattutto ha richiesto che si rafforzasse l’azione di ascolto e supporto psicologico con l’obiettivo evitare gli ospiti della struttura subiscano maggiormente gli effetti di questo isolamento. Il dover rinunciare alle visite quotidiane di parenti e nipoti, ha provocato in molti un crollo emotivo e generato l’esigenza di rispondere con un’azione più intesa.

Anche nei gruppi appartamento e nella comunità alloggio per disabili psichici Il Quadrifoglio sono state adottate tutte le misure di sicurezza con un’attenzione particolare alla formazione degli ospiti e massima accortezza con l’esterno degli operatori poiché simili contesti si prestano a divenire micro-focolai.

Isola Iblea ha continuato ad offrireun servizio di assistenza domiciliare che, nonostante un calo delle richieste (oltre la metà delle famiglie ha chiesto di sospenderlo) continua a rispondere ai bisogni del territorio, offrendo supporto a coloro i quali si trovano in condizioni di estrema criticità.

Per affrontare l’emergenza Isola Iblea si è riorganizzata, mantenendo stretta la connessione con il territorio, sostenutadalla competenza dei propri cooperatori e operatori…scegliendo ancora una volta di operare e cooperare.