Happening della Solidarietà, una storia di successo tra palco e realtà Storie

Happening della Solidarietà, una storia di successo tra palco e realtà

  • Scritto da Redazione
  • - 02/12/2016

Si è appena conclusa la diciassettesima edizione dell’Happening della Solidarietà, un evento che rappresenta la storia della Rete Sol.Co., un evento reale che racconta di storie reali e delle lotte che il Terzo Settore e non solo affronta tutti i giorni per il benessere collettivo.

E non potevamo non dedicare alla rubrica “Storie” un pezzetto della storia di questo Happening, che si è tenuto a Catania, città nella quale è nato l’evento e nella quale quest’anno è ritornato.

 

Nel corso degli anni si è assistito ad un’evoluzione di processi che ha portato alcune esperienze ad emergere e a diventare in Sicilia eccellenze di buona cooperazione e di buone prassi. E Sol.Co. attraverso le diverse edizione dell’Happening è riuscito a raccontare queste esperienze e a Catania il 24 e 25 novembre ha lanciato il tema della “riGENERAZIONE”, non a caso l’edizione dell’Happening si è intitolata “riGENERARE dalle differenze. Paradigmi per la coesione, l’inclusione e lo sviluppo”, una rigenerazione che parte dalle differenze e genera opportunità, che valorizza le differenze e agevola la rivalutazione della condizione di “diversità” affinché questa possa assurgere al suo massimo potenziale producendo “contesti” nuovi, positivi, produttivi.

“La nostra Storia come impresa sociale, mi sembra un esempio perfetto per aprire questa due giorni che ha come tema cardine la riGENERAZIONE. Il tema scelto per questa edizione è "riGENERARE dalle differenze" Giovani, povertà, immigrazione, lavoro, impresa, welfare generativo, questione di genere, rigenerazione urbana e modelli funzionali che, nella fusione tra tradizione e diversità, promuovono la costruzione di un futuro in grado di rigenerarsi proprio a partire dalle differenze”. Così ha introdotto i lavori Francesco Passantino, Presidente della Rete Sol.Co, rilanciando temi e dibattiti intensi per un confronto che da Catania ha rilanciato la voglia di rigenerare un’Italia in profondo cambiamento, un’Italia che opera per contrastare le “differenze” e garantire benessere alle comunità.

 

 

 Al centro del dibattito della prima sessione la condizione giovanile con la presenza di alcuni istituti scolastici catanesi coinvolti in un focus sulla 

mobilità europea, la formazione e il lavoro. E dell’Happening hanno fatto un’esperienza di lavoro alcuni studenti dell’Istituto alberghiero di Catania Karol Wojtyla che nei due giorni hanno fatto parte dello “staff happening” vivendo emozioni e sensazioni tipiche della gestione di un grande evento.

 

Grande partecipazione per il “Flash Mob Accogliente”: a ritmo di musica giovani italiani e immigrati hanno ballato insieme per ricordare tutte le vittime dei “viaggi della speranza” dimostrando le chiavi dell’inclusione e della fratellanza. 

L’evento, che ha visto la partecipazione dei vertici di Caritas Italiana, Unicef, Confcooperative, Alleanza per le Cooperative Italiane, ASVIS, Confagricoltura, YEPP e CISL, ha permesso di concentrare ed analizzare le più recenti politiche nazionali e internazionali in materia di welfare.

Al centro il tema del lavoro con la “lettura” di Cisl con Rosanna La Placa e il contributo di Confagricoltura che ha parlato di un mercato, quello agricolo, in forte crescita e capace di generare grande impatto sociale con i numerosi progetti di agricoltura sociale che in Italia offrono opportunità di impiego anche ai soggetti più fragili.«Noi sappiamo coltivare la terra, non siamo operatori sociali. Ma insieme al terzo settore possiamo fare grandi cose», come ha affermato Pina Romano, e grandi cose sono state fatte, a cominciare dall’inclusione di ragazzi con disabilità e dalle imprese agricole create insieme ai detenuti.

 

Il paese che cambia (e si rigenera) è passato anche attraverso le parole e i racconti di due testimoni diretti. A cominciare da Walter Nanni, responsabile dell’ufficio studi di Caritas Italiana. Ha raccontato i volti della povertà, ha espresso preoccupazione per un trend negativo («In questo momento un calo da parte del volontariato») e ha tenuto a precisare che bisogna fare attenzione «a non scambiare la sussidiarietà con il vuoto di potere». E le nuove generazioni? «Per la loro costruzione occorre guardare ai minori» ha detto Paolo Rozera, direttore generale di Unicef Italia. «Nel 2050 la Nigeria supererà gli Usa per numero di popolazione, mentre oggi i bambini poveri nel mondo sono 385 milioni» ha aggiunto. «Non pensare a loro significa tagliare le gambe al futuro».

Per un testo (attesissimo) che diventa legge, guardando al futuro ci sono altri obiettivi da raggiungere. Asvis, l’alleanza italiana per sviluppo sostenibile dell’ex ministro Enrico Giovannini, ne ha ben 17 declinati in 169 target. In merito alla legge di bilancio, Giovannini ha detto che «dovrebbe affrontare con maggiore decisione i gravi problemi di sostenibilità economica, sociale e ambientale di cui soffre il nostro Paese». E intanto il tempo scorre. Perché per concretizzare gli impegni che l’Italia ha sottoscritto all’Onu con l’agenda 2030 non resta poi molto.

«Analizzando la legge di bilancio abbiamo notato luci e ombre», commenta Antonio Costantino (Asvis). «Ma soprattutto non c’è una strategia univoca. Ci sono interventi spot che a volte sembrano contraddittori. Ora è importante che il parlamento prenda in mano la questione chiedendo al Governo una linea strategica definita. Asvis? Chiariamo una cosa: non siamo un soggetto politico. Non facciamo altro che fotografare la realtà individuando le priorità che dovrebbero far parte dell’agenda politica».[fonte articolo di Gianluca Testa Corriere Sociale 28.11.2016]

Si è spostato all’Happening anche il dibattito parlamentare sulla legge di riforma del Terzo Settore con la presenza dell’On. Edoardo Patriarca, tra i principali promotori del testo di legge e il contributo dell’On. Elena Carnevali, relatrice della legge sul Dopo di Noi che ha raccontato al terzo settore siciliano le novità del testo approvato lo scorso giugno che da metà novembre è pienamente operativa con tutti i decreti attuativi.

 

 

 

Tra i Focus dell’Happening anche “Laboriusa”, piattaforma di crowdfunding made in Sicily, con la sua ideatrice Assia La Rosa, che durante l’evento ha lanciato il progetto “AgriSocial Librino” attraverso il quale la cooperativa Mosaico, socia delle Rete Sol.Co, vuole realizzare un orto sociale da destinare alla coltivazione di ulivi e vigne per metterlo a disposizione delle famiglie di Librino affinché possano, attraverso un percorso di rigenerazione sociale, ricucire con determinazione quel legame unico con il quartiere e il territorio rendendolo più bello e vivibile. Tra i “sostenitori” del progetto l’assessore al welfare Angelo Villari, che ha effettuato una delle prime donazioni insieme all’.on Concetta Raia. Per sostenere il progetto e regalare l’orto sociale a Librino basta collegarsi alla pagina www.laboriusa.com.

 

 

 

 

Un approfondimento sul mondo della cooperazione sociale ha chiuso le due giornate di lavori, numeri in crescita per un settore che dà benessere alle comunità assistendo le persone più fragili, operando per l’accoglienza e l’integrazione, generando economia.

«L’Italia ha il più grande modello organizzato di cooperazione sociale a livello internazionale. Dall’estero ci guardano con attenzione. Ci studiano, fanno ricerche…» dichiara Giuseppe Guerini, presidente di Cecop-Cicopa Europa e di Federsolidarietà-Confcooperative, assiduo sostenitore della Rete Sol.Co. e ospite storico dell’Happening.

 

 

E tanti altri ospiti hanno condiviso a Catania il momento sulla cooperazione sociale: sessione introdotta da Giusi Palermo, vicepresidente del Consorzio Sol.Co. ed emblema per la Rete Sol.Co. del ruolo femminile in cooperazione, ricordando che “sono donne il 60% degli operatori”; Anna Manca, Coordinatrice della Commissione Nazionale Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative che, sottolineando come la presenza femminile si assottiglia avvicinandosi progressivamente ai vertici delle organizzazioni in quanto solo il 40% dei soci sono donne, mentre se andiamo ad analizzare la classe dirigenziale la percentuale scende a 27, afferma che “Non valorizzare le donne significa non mettere in circolo quel capitale umano utile a ricostruire il tessuto sociale di cui abbiamo bisogno. Anche perché dove lavorano le donne, be’, scopriamo che lo sviluppo del territorio è maggiore”.

E ancora Gianfranco Marocchi, Direttore di Welfare Oggi ed Edoardo Barbarossa, storico cooperatore della Rete Sol.Co. e presidente della Fondazione Èbbene secondo cui “la cooperazione deve perdere autoreferenzialità e rafforzare il legame con la comunità”.

 

 

Ottimi moderatori dell’Happening Luca Mattiucci di Corriere della Sera, Giulio Sensi di Volontariato Oggi e Gianluca Testa di Corriere della Sera che la Rete Sol.Co. ha avuto il piacere di ospitare per tutta la durata dell’evento.

 

Tanta cultura all’Happening con la presenza dell’attore Gilberto Idonea che ha regalato ai presenti una irripetibile lezione di teatro sul tema delle differenze raccontando al grande pubblico la storia di Angelo Musco e insieme a lui la capacità del teatro e della cultura di abbattere ogni tipo di differenza accogliendo tutti nel grande mondo dell’arte.

 

 Insieme alla cultura le grandi campagne sociali con uno spaccato sulla “guida sicura” con i giovani di #ioGuidoEbasta che hanno avviato nelle ultime settimane proprio a Catania una grande campagna di formazione e sensibilizzazione sugli effetti, irreparabili, di una guida irresponsabile.

 

E all’Happening non poteva mancare la cena sociale che quest’anno ha avuto un sapore diverso, quello delle differenze, grazie al catering tipicamente siciliano della cooperativa Obiettivo Vita che ha in gestione il ristorante “Le Cinque Botti” e il servizio curato dai ragazzi stranieri ospiti dello Sprar catanese gestito dalla cooperativa Team, offrendo a loro volta piatti tipici del loro paese.

 

 

 

 

 

 

Sul palco dell’Happening sempre presenti una panchina rossa ed un paio di scarpe rosse per ricordare la campagna “posto occupato” e con questa il tema della violenza sulle donne.

E un momento speciale è stato dedicato ad Angela Maltese, storica cooperatrice siciliana, membro della Rete Sol.Co. e già Dirigente di Federsolidarietà Sicilia di cui sono ricorsi 5 anni dalla sua scomparsa. Per lei e la sua famiglia, la Rete Sol.Co. ha voluto dedicare un ricordo con un video e una targa al merito.

 

 

Un’edizione di successo quella del 17° Happening, che tra palco e realtà ha espresso tutta la sua unicità, un evento che ha avuto “un non so che” di magico e che nella sua eterogeneità e diversità ha unito mille volti rendendoli fieri e consapevoli del lavoro che ogni giorno compiono per il benessere sociale.

 

Tutte le foto, i video, la rassegna, le news dell’evento alla pagina web www.happeningdellasolidarieta.org