È stato approvato l’avviso pubblico relativo all’ “erogazione di contributi per progetti di assistenza per disabili in situazione di compromissione funzionale o minori disabili che svolgono attività di socializzazione che vengono assistiti nell’ambito del nucleo familiare” che fa parte integrante e sostanziale del presente decreto.
La Regione Sicilia destina con apposito provvedimento e a titolo di contributo, una quota del Fondo per la non autosufficienza, limitatamente a progetti finalizzati all’assistenza di disabili in situazione di compromissione funzionale in possesso di certificazione di portatore di Handicap grave come previsto dall’art. 3 comma 3 della L.104/92.
Possono richiedere il contributo gli enti locali, le organizzazioni di volontariato onlus e le associazioni e cooperative. Gli enti non possono presentare più di tre istanze e per ciascun assistito il piano individualizzato di assistenza
I progetti devono essere finalizzati all’assistenza domiciliare dei disabili gravi e comprendere le seguenti attività:
- Attività per l’autonomia personale
- Attività di correlazione con il mondo esterno
- Attività espressive ed occupazionali
Il contributo per ciascuna istanza non dovrà superare i 30.000 € e il reddito ISEE del nucleo familiare del disabile beneficiario del progetto non dovrà superare i 25.000 €
I Criteri di valutazione sono: la tipologia dell’handicap, il grado di conformità rispetto alle linee guida della 328, il livello di integrazione del progetto con attività e servizi esistenti sul territorio, la congruità economica del progetto in relazione al rapporto costi-benefici e la modalità di verifica e di valutazione del risultato.
Il progetto deve prevedere come figure professionali unicamente gli operatori addetti all’assistenza in possesso di titolo specifico. È possibile usufruire dell’attività di personale volontario a cui verrà riconosciuto esclusivamente un rimborso spese.
Spese ammissibili:
a) Spese riguardanti il personale di assistenza
b) I presidi sanitari afferenti il sostegno al disabile per la parte non coperta da contributi pubblici
c) Attrezzature informatiche
d) Spese per il trasporto del disabile per cure o accertamenti, ecc, documentabili
e) Spese di vitto in caso di viaggio fuori residenza
f) Spese per il trasferimento del disabile dalla residenza al posto di lavoro e viceversa
g) Rimborso IVA nel caso in cui l’Ente presenti un’autodichiarazione che attesti l’indetraibilità dell’IVA
h) Spese di gestione del progetto che non possono superare il 3% del contributo
Le spese di cui alle lettere b, c, d, e, f, cumulativamente non possono superare il 10% del contributo assegnato
Documentazione da allegare alla domanda:
- Attestazione di cui alla legge 460/97 se previsto;
- Statuto o atto costitutivo;
- Copie autentiche dei documenti di identità dei legali rappresentanti degli enti abilitati a richiedere il contributo;
- Copie conformi delle certificazioni di disabilità dei soggetti interessati al progetto;
- Stato di famiglia del disabile;
- Documentazione attestante il reddito ISEE;
- Copie conformi dei titoli di studio o dei titoli professionali del personale impiegato;
- Certificazione antimafia nei casi previsti dalla legge;
- Dichiarazione del legale rappresentante nella quale venga indicato il responsabile del controllo attuativo del progetto.
Le richieste di contributo dovranno pervenire al Dipartimento Famiglie e Politiche Sociali. Servizio n.5 “ anziani, disabilità, tossicodipendenze” entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso per estratto sulla Gazzetta URS.
In allegato il decreto.
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