Catania: tra gli sbarchi anche un giovane siriano che non parla più da quando ha visto morire la madre tra le bombe Notizie

Catania: tra gli sbarchi anche un giovane siriano che non parla più da quando ha visto morire la madre tra le bombe

  • Scritto da Redazione
  • - 14/06/2018

Una vita difficile nella sua terra, la Siria, tormentata dalla guerra. Era già “psicologicamente” fragile ma da quando ha visto morire sua madre e la sua famiglia nel suo paese che non accoglie, ma allontana, dove non nascono più fiori perché le bombe distruggono tutto, si è chiuso in se stesso. Non parla più.

Questa è la storia di un giovane trentenne, uno dei 932 migranti sbarcati dalla nave Diciotti, arrivata a Catania nelle scorse ore. Fadi (nome di fantasia) non comunica più, il suo corpo, a volte, ha scatti violenti probabilmente perché nella sua mente riaffiorano le immagini della madre uccisa. Sono ricordi tristi, pieni di sofferenza, dolorosi, troppo forti da sopportare per ogni essere umano.

Ma una speranza deve pur esserci. E allora il padre raccoglie i pochi risparmi che ha conservato da una vita e decide di affidare Faidi a una famiglia che stava per affrontare il viaggio della speranza: destinazione Italia.

A raccontare la storia del giovane trentenne è Sahar Ibrahim, mediatrice culturale di Intersos, associazione di volontari che ha personale a bordo della Diciotti, che racconta: “Per tutto il viaggio è stato molto spaventato ma noi abbiamo fatto di tutto per tranquillizzarlo. Ha visto morire i suoi familiari. Ha subito uno choc”.

Una storia che tocca l’anima, raccontata anche da Principato, Presidente della Croce rossa italiana di Catania, che ha dato la prima assistenza al giovane. "Per tutto il viaggio – ha dichiarato Principato - è rimasto abbracciato alla persona alla quale è stato affidato. Forse aveva paura di perdere anche lui, certamente per paura. Non ha detto una parola. Lui aveva già dei problemi, ma ciò che gli è successo ha fatto peggiorare la situazione".

Faidi adesso è stato affidato al personale dell’Aps, sarà sottoposto a una terapia specifica con la somministrazione di farmaci e seduto psichiatriche. Da qui, si aprono nuove pagine della sua vita con la speranza di ritrovare quella serenità bruciata.

Fonte della notizia (rielaborata) da Sicilia.it

Fonte foto: Ansa.it