Aisha e Jamila al  J7 Summit di UNICEF, cooperare per integrare Storie

Aisha e Jamila al J7 Summit di UNICEF, cooperare per integrare

  • Scritto da Redazione
  • - 02/05/2017

Aisha e Jamila sono nomi di fantasia, dietro i quali però emergono storie reali di disperazione, dolore, fuga e rinascita. Le due ragazze diciassettenni, provenienti da Gambia e Nigeria, vivono adesso a Palermo e sono ospiti della Comunità alloggio per minori “La Violetta”, gestita dalla Cooperativa Socia “Sviluppo Solidale”: sono portatrici di un carico di drammatiche esperienze già vissute e di sogni ancora da realizzare, la cui testimonianza è emersa con forza nel corso del Junior Summit 7 (J7) tenutosi a Grosseto dal 21 al 23 aprile scorso.

Il J7 è un appuntamento promosso da UNICEF che dà la possibilità ai giovani under 18 di affrontare tematiche poi analizzate dai potenti del Mondo nel corso del G7 (quest’anno a Taormina il 26-27 maggio): ad essere coinvolti sono stati i volontari del movimento giovanile YOUNICEF, a cui si sono aggregati ragazzi di origine straniera inseriti in centri di accoglienza per minori non accompagnati.

Aisha e Jamila, selezionate tra le numerose candidature presentate al comitato organizzatore, hanno così avuto la possibilità di dibattere sul tema dei bambini adolescenti migranti e rifugiati e della loro accoglienza: «l’adattabilità al contesto e la grande voglia di mettersi in gioco hanno orientato la scelta su di loro. La riunione di Grosseto – precisa Salvatore Daniele, psicologo della Cooperativa Sociale “Sviluppo Solidale” – ha previsto attività di formazione, team building, creazione di gruppo e creazione sociale, nonché attività basate sulle emozioni e la comunicazione non verbale. Questo ha fatto sì che si creassero forti relazioni tra i ragazzi stranieri e gli italiani, instaurando dinamiche significative di amicizia».

«Amicizia – specifica Salvatore Daniele -come elemento di innovazione e rinnovamento: donne e uomini migranti, infatti, hanno la necessità di costruire una rete sociale per rafforzare il processo di integrazione». Il prodotto finale di questa interazione è stato un video che verrà proiettato durante la riunione dei 7 grandi del Mondo a Taormina.

Un messaggio  con cui i giovani migranti cercheranno di far ascoltare la loro voce, mettendo in risalto il dramma della loro condizione e i problemi a essa connessi: una partecipazione al J7 che è anche testimonianza dell’ottimo lavoro svolto in questo campo dalla Cooperativa.

«Iniziative come questa finiscono per annullare il principio di non accettazione – prosegue il dottor Daniele – con la possibilità di stringere relazioni di amicizia al di là degli stereotipi». Una eredità che le due ragazze potranno trasmettere ai compagni del Centro, per poi capitalizzarla nella loro vita: se si dà fiducia, si riceve fiducia.