Dalla formazione all’inserimento lavorativo, giusti passi per un “nuovo” viaggio Storie

Dalla formazione all’inserimento lavorativo, giusti passi per un “nuovo” viaggio

  • Scritto da Redazione
  • - 11/11/2016

La buona cooperazione arriva questa settimana da Francofonte in provincia di Siracusa, dove la cooperativa Iblea Servizi Territoriali - socia della Rete Sol.Co. - è riuscita a creare stabili e proficue reti di collaborazione con i Servizi territoriali e con le aziende locali che hanno consentito, nel tempo, di avviare produttive attività di inserimento socio-lavorativo.

Iblea Servizi Territoriali gestisce, insieme alla cooperativa socia Healt&Senectus e per il tramite di Sol.Co., il Centro SPRAR di Francofonte, considerato quale uno dei migliori modelli di accoglienza che si stanno sviluppando nel territorio nazionale, in quanto oltre a garantire servizi di accoglienza, cura e integrazione sociale sta cercando di sviluppare nuove forme di imprenditoria nell’ottica dello sviluppo territoriale.

Una grande scommessa che all’inizio ha incontrato molti ostacoli e destato tante perplessità tra i cittadini, ma che oggi è stata vinta su tutti i fronti. Un centro che accoglie circa 90 ospiti e non si è mai registrato alcun atto di violenza, tutti gli aspetti sanitari perfettamente controllati e soprattutto la soddisfazione di vedere i giovani ospiti dello SPRAR felici e consapevoli del loro processo di integrazione sociale in atto.

Da una felice intuizione del Presidente della Cooperativa, Salvo Cappellano, è stato possibile avviare tirocini formativi per alcuni ospiti dello SPRAR presso beni confiscati alla mafia, terre e strutture appartenute al clan Nardo, rimaste a lungo inutilizzate e oggi diventate luogo per l’integrazione e lo sviluppo sociale.

Sono due i giovani che hanno iniziato la loro esperienza lavorativa presso queste terre. Due giovani di origine gambiana richiedenti asilo, entrambi provenienti da contesti di povertà estrema, situazioni sociali devastanti dove guerre, governi autoritari, fame, malattie stanno distruggendo intere famiglie. Due giovani che hanno vissuto la deprivazione sociale e culturale e costretti a fuggire dal proprio paese di origine per trovare una vita più dignitosa. E proprio lo scorso anno sono partiti a piedi dalla Gambia alla Libia per poi avere a che fare con organizzazioni criminali che li hanno costretti a lavorare nei peggiori dei modi e imbarcati per il “viaggio della speranza” verso la Sicilia…

E in Sicilia il loro viaggio non si è fermato: grazie alla professionalità e all’esperienza della cooperativa Iblea Servizi Territoriali nella gestione di immigrati, i due giovani gambiani hanno potuto vivere una bellissima esperienza in comunità, grazie al calore e all’amicizia dimostratagli e alle opportunità avute.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi i ragazzi parlano bene l’italiano, hanno conseguito la licenza media e hanno cominciato a lavorare nei beni confiscati alla mafia di cui prima. Dopo una prima valutazione delle attitudini personali, dopo approvazione del Centro per l’Impiego del territorio e dopo un’adeguata formazione professionale nel settore agricolo, si è dato il via alla sperimentazione. Una sperimentazione che porterà certamente alla costituzione di una nuova attività imprenditoriale. Una sperimentazione che sta avendo non solo un forte impatto sociale ma che sta incrementando la produttività nel territorio attraverso la vendita di prodotti biologici di qualità.

 

Stiamo vivendo una bellissima esperienzaperché la Comunità e i nostri operatori, che oramai sono nostri amici, ci fanno sentire il calore e l’amicizia che noi stiamo cercando, nel nostro piccolo, di contraccambiare in ogni modo. La cosa a cui più teniamo è non finire mai di ringraziare la città di Francofonte” - un pensiero dai ragazzi dello Sprar di Francofonte.

 

 

 

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